UFC 230 – Analisi e risultati
Quando si traccia un’analisi di un evento come UFC 230 di solito si risaltano le gesta dei principali protagonisti. Questa volta però ci sentiamo di partire da chi, almeno sulla carta, era relegato più in fondo nella scaletta. Il riferimento doveroso è per Israel Adesanya, uno dei prospetti più interessanti del palcoscenico internazionale delle MMA. Il nigeriano (ancora imbattuto) ha continuato a scrivere la sua incredibile ascesa battendo il più quotato Derek Brunson. Un ko nel primo round spettacolare che ha messo in mostra tutte le sue incredibili qualità. Per come si muove e per la tecnica e la velocità con cui porta i colpi Adesanya ricorda terribilmente Jon Jones. Un paragone che potrebbe apparire scomodo se non trovasse riscontro in termini di efficacia dentro la gabbia. E invece Adesanya efficace lo è e come, e a sancirlo è la striscia di 15 vittorie consecutive che lo ha proiettato nei piani alti della categoria dei pesi medi.
Un “welcome” scritto grosso come una casa nella Top 10 lo ha trovato anche Jared Cannonier che ha sconfitto David Branch per ko nel secondo round. La vita, a volte, è strana. Quella nella gabbia lo è ancora di più. Basti pensare per esempio che Cannonier avrebbe dovuto affrontare Alessio Di Chirico. Poi però una serie di scombinati eventi lo ha portato ad affrontare Branch. Un’occasione presa al volo e sfruttata ancora meglio da “The Killa Gorilla” che si è conquistato così il suo posto al sole.
A proposito di sole. Chi si è goduto una serata di pieno relax, quasi fosse appunto sdraiato al mare, è stato Daniel Cormier. L’attuale campione del mondo dei pesi massimi e dei pesi massimi leggeri ha messo a dormire The Black Beast Derrick Lewis con una rear naked choke nel secondo round dopo aver dominato tutto il match. Un risultato dato per molti come scontato alla vigilia, ma che non deve comunque sminuire il valore di un campione come Cormier.
Nel resto della serata c’è da registrare anche la vittoria prestigiosa di Jacare Souza ai danni di Chris Weidman. Chi si aspettava il solito copione con Weidman intento a colpire con il suo striking e Jacare in attesa di portare a terra il confronto ha dovuto ricredersi. Il brasiliano infatti per la prima volta nella sua carriera ha impostato il match prettamente in piedi sorprendendo tutti con un ko nel terzo round. Un risultato forse inatteso e non solo per come arrivato. Una cosa però è certa: fra vecchie e nuove proposte ora, nei pesi medi, il discorso si fa molto interessante…