UFC, fighter con più KO nella promotion
Sappiamo tutti che la UFC è popolata, per la maggior parte, da fighter con le mani molto pesanti, ma oggi vorrei parlare dei lottatori che hanno mandato a dormire più persone in questa promotion.
Derrick Lewis, sin da piccolo, fu considerato molto pericoloso, soprattutto per la grande forza che lo contraddistingueva da gli altri bambini. Questa potenza fu poi spostata dalla strada al pugilato, che venne poi sostituito dalle MMA. Nel 2014 iniziò a combattere in UFC e in quel contesto non ci mise molto a farsi notare. Negli ultimi sei anni è riuscito a mettere al tappeto ben undici avversari, tra i più importanti, ricordiamo: Gabriel Gonzaga, Marcin Tybura, Alexander Volkov e Oleksij Olijnik. Lewis è stato un contendente al titolo contro Daniel Cormier e da quel periodo ha ottenuto una serie di sconfitte e di vittorie che lo hanno portato al suo prossimo match, che si terrà questo sabato, contro Curtis Blaydes.
Matt Brown iniziò da bambino con il pugilato, ma la sua infanzia fu caratterizzata dall’abuso di droghe e per affrontare queste dipendenze, iniziò a intraprendere un percorso nelle MMA, che non solo lo allontanò da tutto questo, ma gli diede anche un lavoro. Dopo aver partecipato al “The Ultimate Fighter”, arrivando ai quarti di finale, nel 2008 cominciò la sua vera carriera in UFC. Da quel giorno ad oggi, racimolò ben undici ko. Non ebbe mai una chance per il titolo, ma fra le sue vittime ricordiamo fighter di grande lustro come: Diego Sanchez, Erik Silva e Jordan Mein.
Thiago Santos è stato un ex contendente al titolo dei massimi leggeri che, dopo aver iniziato la sua carriera nei medi, riuscì a passare di categoria prendendo subito le luci della ribalta. Con undici ko nel suo record in UFC, è stato capace di crearsi un nome fra i top della promotion. Tra i suo ko più spettacolari, ricordiamo quello su Jack Hermansson e su Anthony Smith, nei medi, e quello su l’attuale campione dei massimi leggeri, Jan Blachowicz. Un paio di settimane fa ha affrontato Glover Teixerira, venendo sconfitto per sottomissione e perdendo la sua chance titolata.
Anthony Johnson è stato un altro grande fighter fra i massimi leggeri. Con un bel background nella lotta, poteva contare anche di una forza enorme, che gli concedeva di finire i match con un solo pugno. Debuttò in UFC nel 2007 e vi rimase fino al 2012 e per due anni affrontò match in Titan FC e in WSOF. Nel 2014 tornò nella più grande promotion al mondo e si ritirò definitivamente nel 2017, quando perse per la seconda volta, il match per il titolo dei massimi leggeri, contro Daniel Cormier. Nel suo record in UFC notiamo ben undici ko, quasi tutti inflitti a fighter di grande spessore, però il più importante è sicuramente quello sull’ex contendente al titolo, Alexander Gustafsson.
Anderson Silva è uno di quei fighter che non hanno bisogno di presentazioni. Lui è stato uno se non il più grande peso medio mai visto. Con undici ko nel suo record, possiamo notare che la maggior parte avvengono in match titolati. Silva è stato un lottatore che più ci ha regalato ko spettacolari e sicuramente resteranno nella storia della promotion.
Vitor Belfort è un fighter brasiliano che nel 1996 si trasferì negli Stati Uniti per iniziare la sua carriera professionistica nelle MMA. Iniziò a combattere in UFC nel 1997, per poi militare nel Pride e fare il suo ritorno nel 2002, che durerà fino al 2005. Dal 2007 combatterà di nuovo nel Pride e nel Cage Rage. Tornò in UFC definitivamente nel 2009 e vi rimarrà fino al suo ritiro, nel 2018. Belfort è riuscito ad ottenere ben dodici ko in questa promotion. Tra i più importanti ricordiamo quello contro Randy Coulture, con il quale vinse il titolo dei massimi leggeri. Poi ci sono anche quelli ai danni di: Anthony Johnson, Michael Bisping, Luke Rockhold e Dan Henderson.