Intervista a Christopher Mondongo: “Adesso il mio obiettivo è il titolo italiano”
Christopher “Gringo” Mondongo è un pugile romano che, dopo un viaggio in America interamente dedicato alla boxe, è tornato in Italia per vincere nella sua nazione nativa.
Christopher combatterà il 21 novembre contro Antonio Menillo per assicurarsi una chance per il titolo italiano dei “super gallo”.
Ecco qui sotto la nostra intervista:
Christopher come è nata la passione per il pugilato?
“La mia passione per il pugilato è nata da bambino, però ho iniziato a praticarlo un po’ tardi perché mia madre non voleva. Sono entrato in palestra seguendo uno dei miei più cari amici e da lì è cominciato il mio percorso con la boxe”.
Da dove nasce il soprannome Gringo?
“Il soprannome Gringo me l’hanno dato durante la mia esperienza negli Stati Uniti, precisamente a Boston. Me lo affibiarono un po’ per scherzo, perché in palestra si parlava spagnolo e inglese, ed io non sapevo parlare spagnolo e conoscevo poco l’inglese. Da lì me lo sono tenuto perché mi piaceva e avevo fatto l’abitudine a sentirlo”.
Quando hai capito di voler fare il professionista?
“Fare il professionista è il sogno un po’ di tutti quando entrano in palestra. Io l’ho capito in America, allenandomi con campioni come: Jonathan Guzman, Javier Fortuna e Abraham Nova, il quale secondo me sarà un prossimo campione del mondo. Loro mi dissero che avevo le qualità per passare nei professionisti e da lì mi sono convinto a diventarlo”.
Parliamo ora del Christopher fuori dal ring. Da poco più di un anno tu e i tuoi amici avete creato un’attività, precisamente un barbershop. Come è nata l’idea?
“Erano un po’ di anni che pensavo di aprire un’attività, ed ho avuto la fortuna di incontrare un imprenditore di Prati che mi fece notare un negozio disponibile in zona. Ho parlato con un mio caro amico, tra cui il mio barbiere da molto tempo, Wandy. Lui è venuto con me e la mia ragazza, ed insieme abbiamo creato Fresh”.
Nel periodo di stop causa coronavirus ti è mai venuta in mente l’idea di lasciare il pugilato?
“Non ho mai pensato di lasciare il pugilato, soprattutto nel periodo che sono rimasto fermo. In quarantena mi sono allenato tutti i giorni, vedendo i video dei campioni in giro per il mondo e lezioni di allenatori importanti, per migliorare determinate cose. Abbandonare la boxe non mi ha mai sfiorato”.
Visto il tuo periodo in America e le varie vittorie che stai conquistando, pensi un giorno di combattere da pro negli Stati Uniti?”
“Combattere in America è il sogno di tutti, però sono una persona obiettiva e adesso il mio scopo è quello di vincere qui e provare a diventare campione in Italia, che sarebbe già un gran traguardo. Poi un domani vorrei togliermi lo sfizio di combattere fuori. Questo è un sogno che vorrei coronare”.
E’ molto comune negli atleti professionisti avere un portafortuna o un rituale da fare prima di ogni performance. Tu ne hai uno? Se sì, quale?”
“Mia madre mi ha regalato un rosario che mi porto dietro ad ogni match. Prima di salire sul ring mi isolo nello spogliatoio e lo uso per fare qualche preghiera”.
Prima di concludere è doveroso proiettarci già alla tua prossima sfida. Come ti stai preparando e cosa ti aspetti dal match?
“Io combatterò il 21 novembre al Palasantoro di Roma, nella riunione organizzata dal mio manager della BBT promotion di Davide Buccioni. Mi sto preparando con il mio maestro Giorgio Maccaroni, alla Fortitudo Boxe. Questo è un match fondamentale perché, se dovesse andare bene, avrei una chance al titolo italiano dei super gallo. Quindi ci stiamo allenando molto intensamente perché è un incontro importante per il prosieguo della mia carriera”.
Christopher, grazie mille dell’intervista e un grande in bocca al lupo da parte mia e da parte della redazione di Fight News.
“Grazie per avermi contattato, è stato un piacere scambiare queste parole con te. A presto”.