L’ex campione del mondo Massimo Liberati parla della Night of Kick and Punch 10
Sabato 14 dicembre, al centro sportivo Vismara, in Via dei Missaglia 117 (linea verde della metropolitana, fermata Abbiategrasso), avrà luogo la decima edizione di “The Night of Kick and Punch”, galà di kickboxing organizzato da Angelo Valente e dalla Sap Fighting Style, azienda torinese specializzata nella produzione di guantoni, protezioni, attrezzatura ed abbigliamento per i praticanti di sport da ring. Presenterà l’evento la splendida Taylor Mega, influencer con 2.200.000 followers su Instagram. Saliranno sul ring alcuni fra i migliori agonisti italiani. Le regole dei combattimenti sono quelle dello stile K-1 che prevede calci, pugni e ginocchiate. Nel clou della serata, il goriziano Luca Grusovin sfiderà il franco-laotiano Dimitri Silalack per il vacante titolo mondiale dei pesi leggeri (60 kg) versione IKL (International Kickboxing League) sulla distanza delle 5 riprese da 3 minuti ciascuna. Gli altri incontri saranno sulla distanza delle 3 riprese da 3 minuti ciascuna. Come ogni anno, il cartellone della “Night of Kick and Punch” sarà in grado di soddisfare l’esigente pubblico milanese.
The Night of Kick and Punch 10 è patrocinata dalla FIKBMS (la sola federazione di kickboxing riconosciuta dal CONI) e dalla Lega Pro Italia che si occupa dell’attività professionistica e che è coordinata dall’ex campione del mondo dei pesi welter di kickboxing stile full contact Massimo Liberati. Lo stile full contact permette di colpire l’avversario con pugni e calci al di sopra della cintola ed è stato il più praticato nell’epoca pionieristica della kickboxing europea. Negli anni 80 e 90 del secolo scorso, in Europa, i grandi campioni combattevano con le regole del full contact e di conseguenza la grande maggioranza dei praticanti volevano impararlo. Massimo Liberati è quindi la persona giusta con cui parlare della situazione attuale della kickboxing professionistica italiana.
Ci illustri il lavoro della Lega Pro Italia.
“La Lega Pro Italia fornisce assistenza agli organizzatori di manifestazioni professionistiche in modo che possano produrre il miglior evento possibile. Quando Angelo Valente ci ha detto che voleva far disputare un mondiale a Luca Grusovin, ad esempio, abbiamo valutato l’atleta idoneo a combattere per un titolo così importante e poi lo abbiamo proposto alla International Kickboxing League che ha dato il suo benestare. Nella categoria dei pesi leggeri, l’avversario con le carte in regola per contendere il titolo mondiale a Grusovin era il franco-laotiano Dimitri Silalack. Quest’ultimo era disponibile e quindi il match si è concretizzato. La Lega Pro Italia fornisce assistenza anche agli atleti italiani che combattono all’estero discutendo con l’organizzatore in modo che l’atleta sia trattato nel migliore dei modi (viaggio, collegamento dall’aeroporto all’albergo, dall’albergo al palasport e cosi via). Inoltre, prepariamo le classifiche degli atleti
italiani divisi per categorie di peso con i risultati degli ultimi incontri che hanno sostenuto (cliccando sul nome dell’atleta) e pubblichiamo tutto sulla nostra pagina all’interno del sito Fikbms.net. In alcune categorie di peso abbiamo 35-40 atleti e questo significa che il movimento della kickboxing italiana è in ottima salute.”
Quante manifestazioni professionistiche si organizzano ogni anno in Italia?
“Circa novanta. I galà in grande stile come The Night of Kick and Punch o Bellator sono la punta di diamante del nostro movimento, ma abbiamo anche tante manifestazioni che consentono agli atleti di combattere spesso e quindi di accumulare esperienza. Questi eventi sono fondamentali per la continua crescita della kickboxing italiana. La scorsa estate siamo stati molto attivi con una serie di eventi nelle piazze delle località turistiche che hanno fatto conoscere la kickboxing anche a persone che magari non avrebbero acquistato il biglietto per vederla in un palasport.”
A questi eventi la risposta del pubblico è soddisfacente?
“Si e non solo a questi eventi. Quando ci si stupisce per la grande affluenza di pubblico ad un evento di kickboxing io rispondo che noi il pubblico lo abbiamo sempre avuto. Quando combattevo io, negli anni 80 e 90, a Roma c’erano sempre almeno 6.000-7.000 spettatori. Infatti, ho combattuto negli impianti più grandi della mia città. Il problema principale della kickboxing non è vendere biglietti, ma avere copertura mediatica. E’ una situazione tipicamente italiana perché quando sono andato all’estero ho potuto constatare che i mezzi di comunicazione davano grande spazio alla kickboxing.”
Il centro sportivo Vismara ha una capienza di 1.500 posti. I biglietti costano 35 euro per il bordo ring e 25 euro per la tribuna. Si prevede il tutto esaurito. Sulle pagine Facebook della Kick and Punch trovate tutte le informazioni su dove acquistarli oppure chiamate il numero 391-4124452.